L’Inismo non ha precursori poiché la sua rivoluzione è totale. Riconosce però necessariamente che alcune frasi ISOLATE di autori del passato avrebbero potute essere scritte da inisti per completa corrispondenza di idee.
È questa la quintessenza del nostro pensiero, tuttavia per arbitrare i tempi, per offrire agli studiosi, autori di tesi universitarie compresi, materiale per una storia delle relazioni tra l’Inismo nascente e i suoi contemporanei anziani che segnarono l’avanguardia di allora, segnaliamo due numeri della rivista Bérénice :
Bérénice, n. s., V, 15 (novembre 1997). Futurismo Dada Surrealismo etc.: inediti sui precursori dell’Inismo.
Bérénice, n. s., VI, 16 (marzo 1998). Dal Futurismo all’Inismo e altre escursioni.
Le frasi, aforismi, pensieri che seguono vanno pertanto considerati COPIA CONFORME INISTA a quella scritta dai loro autori.
INIziamo con Samuel Taylor Coleridge che sembra dar la definizione di INIA :
Un’idea, nel significato più alto di questa parola, si può comunicare soltanto mediante un simbolo. (Biographia Literaria).
Proseguiamo con Charles Cros :
Nella corsa attonita e senza scopo della mia vita, / Disdegnoso delle vie troppo lunghe, già indicate, / Ho superato aspri monti, insidiose vallate. / La mia traccia a lungo non sarà seguita. […] In cammino! M’inonda i capelli un vento nuovo, / E vado fiero, per non essere atteso in nessun posto. (Zigano)
Con Arthur Rimbaud :
Il poeta diventa veggente attraverso una lunga, immensa, ragionata, sregolatezza di tutti i sensi. […] – Del resto, ogni parola essendo idea, il tempo di un linguaggio universale verrà! […] Questa lingua sarà dell’anima per l’anima, riassumendo tutto, profumi, suoni, colori […] (Lettera del Veggente).
Ho inventato il colore delle vocali ! – A nera, E bianca, I rossa, O blu, U verde. – Ho regolato la forma e il movimento di ogni consonante, e, con ritmi istintivi, mi sono vantato d’inventare un linguaggio poetico accessibile, un giorno o l’altro, a tutti i sensi. (Alchimia del verbo).
« La bandiera sventola nel paesaggio immondo, e il nostro gergo soffoca il tamburo.
« Nei centri alimenteremo la più cinica prostituzione. Massacreremo le rivolte logiche.
« Nei paesi tropicali e fradici ! – al servizio del più mostruoso sfruttamento industriale o militare.
« Arrivederci qui, non importa dove. Coscritti dalle buone intenzioni, avremo la filosofia feroce ; ignoranti nella scienza, scaltri per la comodità; la rovina del mondo che passa. È la vera marcia. Avanti, forza! » (Democrazia).
Con Guillaume Apollinaire :
[…] l’uomo è alla ricerca di un nuovo linguaggio / Sul quale il grammatico di qualsiasi lingua non avrà niente da dire / E queste vecchie lingue sono così vicine a morire / Che è veramente per abitudine e mancanza di audacia / Che ce ne serviamo ancora in poesia (La Vittoria)
Con Francis Picabia :
Le sole cose veramente brutte, nevvero, sono l’Arte e l’anti-arte. Dove appare l’Arte, sparisce la vita. Occorre pulire l’aria da tutto ciò che è arte.
La pittura è fatta per i dentisti. L’arte è un prodotto farmaceutico per imbecilli. (“Aforismi”).